Nettare bianco: Fedele, Esplosivo e Audace
Vi abbiamo parlato delle lavorazioni che hanno interessato la cantina e i vigneti nel periodo invernale. A questo punto riteniamo sia importante dedicare uno spazio al racconto dei prodotti che nascono da un lavoro portato avanti con competenza e consapevolezza.
Se siete interessati, vi consigliamo di ritornare ai precedenti articoli pubblicati. Qui facciamo solo un breve ripasso…
L’origine delle nostre bottiglie è nel vigneto. Questa è la base di partenza, a cui cerchiamo di dedicare un’attenzione particolare, perché solo una vite seguita con criterio può crescere in modo equilibrato e donare i suoi frutti migliori.
La qualità della materia prima deriva dalla nostra capacità di gestire il lavoro in campo e dall’attenta selezione eseguita nel momento della vendemmia, quando raccogliamo solamente i grappoli sani e maturi al giusto punto.
É vero che alcune annate possono essere di difficile gestione, ma è anche giusto assecondare la variabilità , per andare a cogliere le sfumature offerte dai vini in relazione ai diversi input.
Da parte nostra ci saranno sempre le costanti dettate dall’impegno e dal desiderio di dare il massimo, ma quando si parla di “terroir”, alla mano di noi vignaioli si aggiunge la risposta del territorio e delle piante alle variabili del clima. Così ogni annata è una scoperta e il lavoro diventa fonte di stimoli sempre diversi!
Oggi tratteremo il tema della vinificazione in bianco, con uno sguardo ai tre vini bianchi fermi prodotti dalla nostra cantina.
Nel nostro vigneto disponiamo di varietà di uve bianche semi-aromatiche. Questo significa che, annusando e assaggiando i loro acini, saremo in grado di cogliere solo una piccola parte degli aromi che il vino futuro sprigionerà , perché la maggior parte di essi si svilupperanno durante la fermentazione e le operazioni di vinificazione. Ogni vino sarà capace di regalarci un’ondata di inebrianti profumi!
Una volta che i grappoli raccolti vengono scaricati dal carro vendemmia, sono privati della parte legnosa – raspo – nella diraspatrice, per poi essere spremuti con sofficità in un macchinario denominato pressa. Questo ha la funzione di esercitare una pressione delicata sugli acini, per mezzo del rigonfiamento di una membrana interna. I livelli di compressione raggiunti non superano l’atmosfera, facendo sì che con questo procedimento si possa estrarre solo il succo di prima torchiatura, o mosto fiore.
Infatti il nostro interesse è rivolto alla qualità del prodotto e non all’ottenimento dei massimi livelli di resa, con il vantaggio di beneficiare di mosti privi delle componenti più amare contenute nella buccia.
Dopo una prima fase di decantazione a freddo, la fermentazione viene avviata e si protrae fino a quando i lieviti non hanno consumato tutti gli zuccheri e le sostanze azotate a disposizione.
La nostra filosofia dei vini bianchi prevede che questi possano esprimersi con pulizia in tutte le componenti aromatiche potenziali. Proprio per questo motivo non eseguiamo macerazioni spinte e riserviamo l’area della barricaia solo ad alcuni vini rossi, che riteniamo più predisposti all’invecchiamento.
Il risultato ottenuto sono vini freschi, longevi, con un giusto equilibrio tra componenti acide e minerali e dotati di buon corpo. Sono di facile beva e dimostrano versatilità negli abbinamenti.
Cominciamo dal Fedele – uve di Friulano 100%. Perché abbiamo deciso di chiamarlo proprio così? Il nome descrive in modo chiaro l’anima racchiusa dentro questo prodotto.
Nel nostro vigneto, infatti, ci sono viti di Friulano quasi centenarie, che riteniamo possano raccontare nel modo migliore la storia del territorio Friuli, essendovi rimaste “fedeli†per un tempo così lungo. Nonostante le vicissitudini che hanno portato il Tocai a perdere il nome originario, l’attuale Friulano rimane un vino simbolo per la nostra regione.
Al naso sprigiona profumi molto vari e nitidamente percepibili: fiori bianchi (acacia), frutta secca (il profumo di mandorla, in particolare, è un indicatore di questa varietà e persiste chiaramente nel retro-olfatto), frutta fresca (pesca, albicocca), sentori balsamici di erbe aromatiche.
Ci piace accompagnarlo al classico tagliere di salumi, con cui l’abbinamento è sempre vincente, a primi piatti impreziositi da verdure e secondi piatti delicati, magari a base di carne bianca.
Mi sento di suggerirvi alcune semplici ricette, con cui si abbina splendidamente e che ho avuto modo di sperimentare personalmente in cucina: risotto porri e speck, crespella agli asparagi, arrotolato di coniglio.
È giunto ora il momento di dedicare una presentazione anche al nostro Esplosivo – uve di Sauvignon100% , vino molto apprezzato dai nostri clienti e pezzo forte della cantina.
Il nome richiama all’energia con cui esprime i suoi aromi e sapori. Infatti, a differenza degli altri vini bianchi, in questo caso la fermentazione è preceduta da una breve fase di macerazione, che dura solo qualche ora. La funzione è quella di intensificare il colore del prodotto e dare una spinta ai suoi sentori aromatici, che richiamano al mondo della frutta tropicale (ananas, mango, banana), degli agrumi (pompelmo) e delle erbe (la foglia di pomodoro, in particolare, tipico marcatore dell’uva del Sauvignon).
Se avete in mente un menù a base di pesce, questo è un vino sicuramente indicato. Che cosa ne dite di un goloso crostino al baccalà mantecato, di uno sfizioso piatto di calamari grigliati o di una gustosa impepata di cozze? É il vino perfetto per una località balneare, dove gustare ricette preparate con pescato fresco di giornata, preferibilmente in un bel locale con vista mare.
Rimane, infine, un gioiello raffinato della nostra cantina, l’Audace – uve di Riesling Renano 100%. È stato chiamato così perché, tra le nostre proposte, è il vino che più si discosta dalle caratteristiche di morbidezza e pienezza che il gusto comune predilige e sa “osare†con la sua marcata acidità , che è tipicamente varietale e risulta prevalente sulle altre sensazioni gustative.
I profumi richiamano al mondo delle piante aromatiche (menta, melissa, eucalipto) e degli agrumi (limone, scorza d’arancia). A partire da un anno dopo l’imbottigliamento, raggiunge il giusto livello di maturità e si esprime con un pungente e caratteristico sentore di idrocarburi.
L’Audace è un vino molto fresco, che ci piace associare alla bella stagione. Lo consigliamo per un aperitivo a chi non è amante della bollicina e ci piace abbinarlo a delicati gusti di pesce: cannolicchi di mare, capesante gratinate, gamberetti olio e limone. Altrimenti si sposa altrettanto bene con i classici spaghetti alle vongole e la sempre apprezzata orata cotta in cartoccio.
Che cose ne dite? Siamo sicuri che la presentazione di questi tre vini vi ha incuriosito, ma, soprattutto, ingolosito e che vorreste sperimentare anche voi gli abbinamenti che vi abbiamo suggerito.
A questo punto posso solo consigliarvi di chiamarci per una visita alla nostra cantina! Avrete la possibilità di scoprire i vini di cui vi abbiamo parlato e, se già li conoscete, di confrontarli con quelli delle precedenti annate.
Vi aspettiamo!
Maria Chiara e Massimo
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